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Bignami di Filosofia

Partendo dalla Storia della Filosofia di Luciano De Crescenzo, di cui te ne consiglio la lettura, ho scritto una frase che racchiudesse il pensiero di ciascun filosofo da Talete a Kant.

Talete

L’acqua è l’elemento primario da cui tutto deriva.
Talete è considerato il primo filosofo della storia occidentale e fa parte della scuola di Mileto. Secondo lui, l’acqua è l’arché, l’elemento primario da cui tutto deriva. La sua affermazione che “tutto è pieno di dèi” sottolinea la sua visione che ogni cosa è animata e piena di vita, il che rende questo elemento fondamentale per la comprensione dell’universo.

Anassimandro

L’Ápeiron (l’Infinito) è la sostanza primordiale dell’universo.
Anassimandro propose l’idea che l’Ápeiron è la sostanza da cui tutto proviene e a cui tutto tornerà. A differenza di Talete, non identifica un elemento materiale come principio fondamentale, ma piuttosto un concetto più astratto di infinità.

Anassimene

L’aria è l’arché, l’elemento primario.
Come Talete, Anassimene credeva in un elemento primario, ma identificava questo elemento con l’aria piuttosto che con l’acqua. Egli pensava che le diverse forme della materia fossero risultato di rarefazioni e condensazioni dell’aria.

Pitagora

Tutto è numero; l’armonia è centrale nella struttura dell’universo.
Pitagora è noto per la sua teoria che tutto può essere espresso in termini numerici e che l’armonia e la proporzione governano l’universo. La celebre relazione pitagorica (a^2 + b^2 = c^2) è solo una piccola parte del suo ampio interesse per la matematica come chiave per comprendere la realtà.

Eraclito

Panta rei, tutto scorre; il fuoco è l’elemento fondamentale della realtà.
Eraclito è noto per la sua dottrina del cambiamento come caratteristica fondamentale dell’universo. Secondo lui, tutto è in costante flusso e il fuoco è l’elemento primario che simboleggia questo costante cambiamento.

Senofane

Gli dèi sono creati a immagine dell’uomo (notevole); esiste un solo Dio supremo.
Senofane è noto per la sua critica della religione politeista greca. Proponeva l’idea di un unico Dio, critica l’antropomorfismo nella concezione degli dèi e pone le basi per un approccio più monoteistico alla divinità.

Parmenide

L’essere è, il non-essere non è; il cambiamento è un’illusione.
Parmenide sostenne che l’essere è eterno e immutabile, e che tutte le percezioni del cambiamento sono illusorie. La sua filosofia si contrappone direttamente a quella di Eraclito, ed è conosciuta per la sua forma rigorosamente logica. Secondo De Crescenzo, con lui inizia la filosofia vera e proprio che ragiona sull’essere in quanto tale.

Zenone

Le aporie per dimostrare l’impossibilità del movimento.
Zenone è famoso per i suoi paradossi, che tentano di dimostrare l’impossibilità del movimento e del cambiamento, sostenendo così la filosofia di Parmenide. Tra i più noti vi sono il paradosso della tartaruga e Achille e quello della freccia.

Melisso

L’essere è infinito, unico e immutabile.
Melisso segue la filosofia di Parmenide e sviluppa l’idea che l’essere è eterno, infinito e immutabile. Rifiuta la nozione di vuoto e di molteplicità nella natura.

Empedocle

Tutto è composto dai quattro elementi fondamentali: terra, acqua, aria e fuoco.
Empedocle introduce la teoria secondo la quale tutto nell’universo è composto da quattro elementi fondamentali (terra, acqua, aria e fuoco) che vengono combinati e separati dall’Amore e dall’Odio, forze cosmiche che agiscono come agenti di cambiamento.

Anassagora

Tutto è composto da infiniti “nous” (intelletto o mente).
Anassagora introduce il concetto di “nous” come principio organizzativo dell’universo. Sostiene che ogni cosa è composta da infiniti “nous”, che possono essere suddivisi ma non distrutti.

Leucippo

L’universo è composto da atomi e vuoto (wow).
Leucippo è uno dei primi pensatori a introdurre la teoria atomistica. Secondo lui, tutto è composto da atomi indivisibili che si muovono nel vuoto.

Democrito

Gli atomi e il vuoto sono la realtà ultima; tutto il resto è opinione.
Democrito sviluppa la teoria atomistica di Leucippo. Sostiene che tutto ciò che esiste è composto da atomi in movimento nel vuoto e che le nostre percezioni sensoriali sono solo convenzioni sociali o “opinioni”.

I Sofisti

La verità è relativa e dipende dalla prospettiva individuale.
I Sofisti sostengono che la verità e la moralità sono relative e dipendono dalla prospettiva individuale. Sono noti per le loro abilità retoriche e per il loro insegnamento della retorica come mezzo per ottenere il successo.

Protagora

L’uomo è la misura di tutte le cose.
Protagora è noto per il suo relativismo epistemologico e per l’affermazione che la verità e la moralità sono relative all’individuo. L’uomo, come unico giudice delle proprie esperienze, diventa la “misura” di tutte le cose.

Gorgia di Leontini

Nulla esiste; e se esistesse, non potrebbe essere conosciuto; e se potesse essere conosciuto, non potrebbe essere comunicato.
Gorgia esprime un profondo scetticismo riguardo all’esistenza e alla conoscenza. La sua posizione mette in discussione non solo la possibilità di conoscere la verità, ma anche di comunicarla.

Socrate

So di non sapere.
Socrate è noto per il suo metodo dialettico di indagine e per la sua affermazione che la vera saggezza consiste nel riconoscimento della propria ignoranza. Non ha lasciato alcun scritto, ma le sue idee sono state tramandate dai suoi discepoli, in particolare Platone.

Platone

L’ideale di giustizia e bellezza si trova nel mondo delle Idee.
Platone è noto principalmente per la sua teoria delle Forme o Idee, come esposto in opere come Menone, Fedone, Fedro, Convito, Repubblica. Secondo Platone, il mondo sensoriale è solo un’ombra o una copia del vero mondo delle Idee, che è eterno e immutabile. Questa teoria getta le basi per il suo pensiero etico e politico: la giustizia, ad esempio, esiste come un’idea trascendentale perfetta che può essere realizzata nel mondo materiale solo in misura limitata. Platone ha anche influenzato la filosofia dell’educazione, suggerendo che l’obiettivo ultimo dell’educazione dovrebbe essere la visione del Bene supremo, il concetto più alto nella gerarchia delle Idee.

Aristotele

La sostanza è composta di forma e materia; la finalità è il principio chiave della natura.
Aristotele è stato uno dei filosofi più completi e sistematici della storia, coprendo una vasta gamma di argomenti. A differenza del suo maestro Platone, Aristotele era un empirista che valorizzava l’osservazione e l’analisi. Nella sua metafisica, introdusse i concetti di “atto” e “potenza” per spiegare il cambiamento e il movimento nel mondo naturale. Questi concetti sono stati fondamentali per le sue teorie in fisica, etica e politica. Ad esempio, nell’etica nicomachea, ha elaborato la teoria della “virtù come mezzo” basandosi sull’idea che il carattere morale è sviluppato attraverso l’abitudine e l’azione.

Epicuro

La ricerca del piacere attraverso la saggezza, l’amicizia e l’autosufficienza.
Epicuro propone una filosofia etica incentrata sulla ricerca della felicità attraverso la moderazione, la saggezza, l’amicizia e l’autosufficienza. Sostiene che il piacere è il bene ultimo e che può essere raggiunto attraverso la comprensione razionale del mondo.

Stoici

La virtù è l’unico bene; accettare ciò che non possiamo cambiare.
Gli Stoici sostengono che la virtù è l’unico vero bene e che la felicità può essere raggiunta solo attraverso il completo controllo delle proprie emozioni e desideri. Insegnano l’accettazione del destino e il concentramento su ciò che è sotto il nostro controllo.

Scettici

Sospensione del giudizio; impossibilità di conoscere la verità assoluta.
Il pensiero scettico pone in discussione la possibilità di ottenere una conoscenza certa o assoluta. Gli scettici generalmente sostengono una sospensione del giudizio come modo per evitare l’errore.

Cinici

La virtù è sufficiente per la felicità; rifiuto dei bisogni materiali.
I Cinici propongono una vita in accordo con la natura e un rifiuto dei bisogni materiali e sociali. Secondo loro, la virtù è l’unico bene necessario per una vita felice.

Plotino

L’Uno è la realtà ultima; l’anima può raggiungere l’unità attraverso la contemplazione.
Plotino è un filosofo neoplatonico che sostiene che la realtà ultima è “l’Uno”, da cui tutto deriva. L’anima può ritornare a questa unità attraverso la contemplazione e l’ascesi spirituale.

Sant’Agostino

Credo ut intelligam (Credo per comprendere).

Sant’Agostino è uno dei padri della teologia cristiana e un pioniere della filosofia cristiana. La sua principale opera Le Confessioni è una meditazione profonda sulla natura del peccato, della grazia e della conversione. Il suo detto “Credo ut intelligam” cattura l’idea che la fede è antecedente e necessaria alla ragione. Questa idea ha avuto un enorme impatto sulla teologia e la filosofia cristiana, spesso servendo come un punto di partenza per le discussioni sulla relazione tra fede e ragione.

Sant’Ambrogio

Quando a Roma, fai come i Romani.
Sant’Ambrogio è noto per il suo ruolo nella conversione di Sant’Agostino e per il suo contributo al cristianesimo latino. La sua frase rappresenta un approccio pragmatico all’assimilazione culturale e sottolinea la flessibilità necessaria per navigare in contesti diversi.

San Gerolamo

Ignorare le Scritture è ignorare Cristo.
San Gerolamo è meglio conosciuto per la sua traduzione della Bibbia in latino, la Vulgata. Sottolinea l’importanza di studiare le Scritture come mezzo per comprendere la natura di Cristo e la teologia cristiana. Penitente incallito.

Ipazia

Ipazia è una delle pochissime donne filosofe del periodo antico e medievale e ha contribuito significativamente alla matematica e all’astronomia. Principalmente, è conosciuta per essere stata una figura laica in un mondo dominato dalla religione.

La Scolastica

Fides quaerens intellectum (La fede cerca la comprensione).
La Scolastica rappresenta un movimento filosofico e teologico che ha cercato di riconciliare la fede con la ragione (a mio avviso con poco successo, in quanto doveva per forza vincere la religione). Tuttavia, si può avvertire la ricerca di una comprensione più profonda della teologia attraverso la logica e la filosofia.

Giovanni Scoto Eriugena

Omnia quae sunt, lumina sunt (Tutte le cose che sono, sono luci).
Eriugena è noto per il suo neoplatonismo cristiano e per l’idea che tutte le cose emanano da una singola fonte divina.

Avicenna

La verità è la verità, a prescindere dalla fonte.
Avicenna è una figura centrale nella filosofia islamica e ha fatto contributi significativi in campi come la medicina e la metafisica. Sottolinea l’importanza di accettare la verità indipendentemente dalla sua origine, culturale o teologica.

San Francesco

Prega sempre, usa le parole se necessario.
San Francesco è noto per la sua semplicità, umiltà successive alla sua conversione, e per il suo amore profondo con la natura tutta. Obbligò la Chiesa a rivedere le sue basi di comportamento, predicando un ritorno alla figura di Cristo e alla predicazione della sorella Povertà.

Sant’Anselmo

Credo ut intelligam (Credo per comprendere).
Sant’Anselmo è famoso per il suo argomento ontologico per l’esistenza di Dio. Come Agostino, anche lui enfatizza la necessità della fede per accedere alla comprensione razionale della divinità.

Averroè

La verità non contraddice la verità.
Averroè, altro filosofo arabo, è noto per il suo commentario su Aristotele e per il tentativo di riconciliare la filosofia greca con l’Islam. La sua frase sottolinea l’idea che la verità rivelata e la verità razionale non possono essere in conflitto.

Maimonide

Il dubbio è il principio della saggezza.
Maimonide è una delle più grandi figure dell’ebraismo medievale. È noto per la sua apertura al dubbio e all’indagine razionale nella teologia e nella legge ebraica. Per questo motivo, si è conquistato il titolo di “filosofo medioevale preferito” di De Crescenzo.

San Bonaventura

La perfezione della vita consiste nel cercare la perfezione.
San Bonaventura, un seguace di San Francesco, sottolinea l’importanza del processo di perfezionamento spirituale, piuttosto che di una perfezione statica o definitiva. La sua citazione, mi fa pensare a un’altra frase celebre di Carmelo Bene: non possiamo fare un’opere d’arte, possiamo solo essere un’opera d’arte.

Sant’Alberto Magno

Chi tutto vuole sapere, nulla sa.
Sant’Alberto Magno è noto per la sua vasta erudizione in teologia e scienze naturali. La sua frase mette in guardia contro l’arroganza intellettuale e l’importanza dell’umiltà nella ricerca della conoscenza.

San Tommaso

Actus essendi (Atto dell’essere).
San Tommaso d’Aquino è noto per aver tentato di conciliare la filosofia aristotelica con la teologia cristiana, in particolare nel suo Summa Theologica. Il suo concetto di “actus essendi” cerca di spiegare l’atto fondamentale che dà l’essere a tutte le cose. Questa idea è stata utilizzata per argomentare l’esistenza di Dio come “Atto Puro”, e ha avuto un impatto significativo sullo sviluppo della metafisica e della teologia scolastiche.

Ruggero Bacone

Sapientia est potentia (La conoscenza è potere).
Ruggero Bacone è noto per il suo approccio empirico alla scienza e per l’incoraggiamento all’uso del metodo scientifico, evidenziando il potere della conoscenza per cambiare il mondo.

Giovanni Duns Scoto

Haecceitas (Questità).

Giovanni Duns Scoto è noto per il suo concetto di “haecceitas”, che rappresenta l’individualità irripetibile di ogni essere. Questo concetto è centrale nella sua metafisica, che cerca di dare spazio all’unicità di ogni creatura oltre alle categorie universali della scolastica aristotelica e tomista. Scoto è anche noto per aver avanzato l’idea dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria, un concetto che sarebbe diventato un dogma della Chiesa cattolica molto tempo dopo la sua morte.

Inoltre, ha discusso estensivamente su argomenti come la libertà della volontà e la onnipotenza divina, cercando di delineare un sistema in cui la libertà umana e la sovranità di Dio potessero coesistere.

Marsilio da Padova

Il potere legislativo appartiene al corpo dei cittadini.
Marsilio da Padova è noto per le sue idee sul governo secolare e la separazione tra Chiesa e Stato. La sua frase sottolinea l’importanza della partecipazione dei cittadini nella creazione delle leggi. Potrebbe essere il primo ad aver affermato un qualcosa di simile a: La legge è uguale per tutti.

Guglielmo d’Occam

Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem (Le entità non devono essere moltiplicate oltre la necessità).
Guglielmo d’Occam è famoso per il principio del rasoio di Occam, che sostiene che la spiegazione più semplice è generalmente la migliore, ovvero eliminare da qualsiasi riflessione o discorso, tutto ciò che è superfluo. Questo principio ha avuto un grande impatto su filosofia e scienza. Guglielmo d’Occam può essere a buon titolo considerato l’ultimo filosofo medioevale e il primo filosofo moderno.

Niccolò Cusano

Coincidentia oppositorum (La coincidenza degli opposti).
Niccolò Cusano è conosciuto per il suo tentativo di sintetizzare scienza e religione attraverso il concetto di Coincidentia oppositorum, dove gli opposti possono esistere simultaneamente in Dio. Questo concetto ha influenzato la teologia e la filosofia moderna.

Lorenzo Valla

Veritas filia temporis (La verità è figlia del tempo).
Lorenzo Valla è celebre per i suoi lavori di filologia, in particolare la dimostrazione che la “Donazione di Costantino” era un falso. La sua frase riflette la fiducia nel potere del tempo di rivelare la verità.

Marsilio Ficino

Anima mundi (Anima del mondo).
Ficino è noto per la sua traduzione e commento delle opere di Platone e Plotino. Il suo concetto di “Anima mundi” si collega alla sua visione neoplatonica secondo la quale l’anima permea tutto l’universo.

Pico della Mirandola

La dignità dell’uomo.
Pico è famoso per il suo Orazione sulla dignità dell’uomo, in cui afferma che l’essere umano ha la libertà e la capacità di plasmare il proprio destino. La sua filosofia è un ponte tra l’Umanesimo e il Rinascimento.

Savonarola

Vanitas vanitatum et omnia vanitas (Vanità delle vanità, tutto è vanità).
Savonarola è noto per la sua predicazione apocalittica e il suo governo teocratico a Firenze. La sua frase riflette la sua visione pessimistica del mondo materiale.

Lorenzo il Magnifico

Chi vuol esser lieto sia, del doman non v’è certezza.

Come patrono delle arti, Lorenzo il Magnifico ha fortemente influenzato il Rinascimento italiano. La sua frase esprime un ethos di godimento dei piaceri terreni in contrasto con un futuro incerto, anche da un punto di vista religioso.

Erasmo da Rotterdam

Homo sum, humani nihil a me alienum puto (Sono un uomo, e niente di ciò che è umano mi è estraneo).
Erasmo è noto per il suo umanesimo cristiano e la sua critica alla superstizione e al dogmatismo. La sua frase riflette un approccio umanistico e tollerante alla comprensione della condizione umana.

Tommaso Moro

O dell’Utopia.
Moro è famoso per il suo libro Utopia, in cui immagina una società ideale. Questo termine è diventato sinonimo di qualsiasi visione di una società perfetta, ma irrealizzabile.

Niccolò Machiavelli

Il fine giustifica i mezzi, che probabilmente non ha mai detto.
Machiavelli è noto per la sua analisi realistica e talvolta cinica del potere politico. Un vero pincipe, dovrebbe utilizzare qualsiasi mezzo necessario per raggiungere un fine politico.

Martin Lutero

Sola fide (Solo attraverso la fede).

Martin Lutero è noto per le sue 95 tesi, che hanno portato alla Riforma protestante. Il principio di “sola fide” sottolinea la sua convinzione che la salvezza viene solo attraverso la fede, non le azioni umane. Critica aspramente la Chiesa Cattolica romana, accusata di essere empia, dedita ai vizi e attaccata al vile denaro.

Ulrico Zwingli

Sola scriptura (Solo la Scrittura).
Zwingli è un altro riformatore chiave, noto per il suo principio di “sola scriptura”, che enfatizza l’autorità della Bibbia sulla tradizione della Chiesa.

Giovanni Calvino

O della Predestinazione.
Giovanni Calvino è famoso per la sua dottrina della predestinazione, secondo la quale solo alcuni sono predestinati alla salvezza. Questa idea ha avuto un impatto significativo sulla teologia protestante.

Copernico

La Rivoluzione Eliocentrica.
Niccolò Copernico è noto per la sua teoria eliocentrica, che poneva il Sole, e non la Terra, al centro dell’universo. Questa teoria ha avuto un impatto rivoluzionario sulla storia della Scienza e del mondo, ovviamente.

Tycho Brahe

O dell’Osservazione.

Tycho Brahe è famoso per le sue osservazioni astronomiche accurate, che hanno fornito i dati per la leggi del moto planetario di Keplero. Prima di Galileo, pone enfasi sull’importanza dell’osservazione empirica.

Johannes Keplero

Le Leggi del moto planetario.

Johannes Keplero è noto per le sue leggi del moto planetario, che hanno fornito una base per la successiva teoria della gravitazione di Newton. Queste leggi hanno trasformato la nostra comprensione del sistema solare.

Nostradamus

Nostradamus è famoso per le sue profezie, spesso vaghe e ambigue. Anche se la validità scientifica delle sue previsioni è dibattuta, ha avuto un impatto duraturo sulla cultura popolare.

Bernardino Telesio

La sensazione come criterio di verità.

Bernardino Telesio è noto per aver sottolineato l’importanza della percezione sensoriale come base per la conoscenza. Questa idea era in contrasto con l’approccio più razionalista di altri filosofi.

Michel De Montaigne

Que sais-je? (Che ne so?).

Montaigne è noto per i suoi Saggi, in cui esplora una vasta gamma di argomenti umani con uno spirito di scetticismo e umiltà. La sua frase riflette questa apertura mentale, basato sul dubbio e sulla riflessione profonda.

Giordano Bruno

Infinità dell’universo.
Giordano Bruno è famoso per la sua teoria dell’infinità dell’universo e degli infiniti mondi, che lo ha messo in conflitto con la Chiesa cattolica, fino a raggiungere il rogo. Questa idea ha avuto un impatto profondo su filosofia e scienza.

Francesco Bacone

Novum Organum (Nuovo strumento).
Francesco Bacone è noto per il suo approccio empirico alla scienza e per la promozione del metodo scientifico. Si noti come, pian piano, la ragione e la scienza prendono gradualmente il sopravvento sulle rigide imposizioni religiose.

Tommaso Campanella

Potesse il cielo che in tutte le città e villaggi del mondo vi fosse una repubblica simile a questa, così felice e così ricca di tante belle cose!

Campanella è famoso per La città del Sole, un dialogo utopico che descrive una società ideale governata da leader illuminati. La sua filosofia combina elementi di misticismo e realismo politico.

Galileo Galilei

E pur si muove. L’avrà mai detto?
Galileo è noto per i suoi contributi alla fisica, all’astronomia e per il suo conflitto con la Chiesa cattolica su questioni scientifiche. La sua frase E pur si muove, vera o attribuitagli,  è diventata un simbolo della perseveranza della ricerca della verità scientifica contro l’ortodossia religiosa.

Renato Cartesio

Cogito, ergo sum (Penso, quindi sono).
Cartesio è noto per il suo metodo di dubbio metodologico che lo ha portato all’assunto fondamentale: “Cogito, ergo sum”. Ha gettato le basi per il razionalismo e la filosofia della mente.

Thomas Hobbes

Homo homini lupus (L’uomo è un lupo per gli altri uomini).
Hobbes è conosciuto per la sua visione cupa della natura umana e per la sua teorizzazione del contratto sociale come mezzo per instaurare ordine e sicurezza. La sua frase incarna la sua visione della competizione e del conflitto come elementi centrali della condizione umana.

Blaise Pascal

Il cuore ha ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal è noto per la sua scommessa di Pascal, un argomento razionale per la fede in Dio. La sua frase cattura l’idea che l’intuizione e l’emozione hanno un ruolo nella conoscenza, oltre alla razionalità pura.

Spinoza

Deus sive Natura (Dio ovvero la Natura).
Spinoza è conosciuto per la sua ontologia panenteistica, in cui Dio e la Natura sono una cosa sola. Questo ha gettato le basi per ulteriori discussioni su determinismo, etica e libertà.

John Locke

Tabula rasa.
Locke è noto per il concetto di “tabula rasa”, l’idea che la mente è come un foglio bianco all’inizio della vita. Questa nozione ha avuto un impatto significativo sulla psicologia e la filosofia dell’educazione.

Isaac Newton

Se ho visto più lontano, è perché ho camminato sulle spalle di giganti.
Isaac Newton è celebre per le sue leggi della fisica e la legge della gravitazione universale. Un genio assoluto a cui dobbiamo moltissime scoperte rivoluzionarie, tra cui il calcolo infinitesimale e differenziale.

Nicolas de Malebranche

L’occasionalismo.
Malebranche è noto per la sua teoria dell’occasionalismo, che afferma che tutte le interazioni tra mente e materia sono mediate da Dio. Questo ha influenzato ulteriori discussioni sulla relazione tra divinità, mente e mondo fisico.

Leibniz

Le monadi.
Leibniz è famoso per la sua teoria delle monadi, entità indivisibili che compongono la realtà. Questa teoria ha avuto un impatto sull’ontologia e la filosofia della mente.

Giambattista Vico

Verum ipsum factum (Il vero è ciò che è fatto).
Vico è noto per il suo approccio storico alla conoscenza e alla cultura. La sua frase simboleggia l’idea che la verità è costruita piuttosto che scoperta, un concetto che ha influenzato l’ermeneutica e la teoria critica.

Christian Wolff

O, del Razionalismo sistemico.
Christian Wolff è conosciuto per il suo tentativo di sistematizzare la filosofia in una struttura coerente. Ha avuto un impatto duraturo sulla filosofia tedesca, inclusa l’opera di Kant.

George Berkeley

Esse est percipi (Essere è essere percepito).
Berkeley è famoso per il suo idealismo, l’idea che la realtà è fondamentalmente composta da idee piuttosto che da materia. Questo ha avuto un impatto sulla filosofia della percezione.

Alexander Gottlieb Baumgarten

O, dell’Estetica.
Baumgarten è noto per aver introdotto il termine “estetica” per descrivere lo studio del bello e dell’arte. Ha gettato le basi per l’estetica come disciplina filosofica.

Carl Linneo

Systema Naturae.
Carl Linneo è famoso per il suo sistema di classificazione degli organismi viventi. Sebbene non sia un filosofo in senso stretto, il suo lavoro ha avuto implicazioni filosofiche sulla natura e la biodiversità.

Montesquieu

La separazione dei poteri.
Montesquieu è noto per la sua teoria della separazione dei poteri, che ha influenzato la formazione di costituzioni e sistemi di governo democratici.

Denis Diderot

Encyclopédie.
Diderot è famoso per aver curato l’Encyclopédie, un tentativo di compilare tutto il sapere umano. Ha avuto un ruolo chiave nell’Illuminismo francese.

Jean Baptiste Le Rond d’Alembert

D’Alembert è noto per i suoi contributi alla matematica e per il suo ruolo nell’Encyclopédie. Ha combinato approcci scientifici e filosofici nella ricerca della conoscenza.

Voltaire

Écrasez l’infâme (Distruggi l’infame).
Voltaire è una delle figure più influenti dell’Illuminismo francese. Famoso per la sua satira mordace e il suo acume intellettuale, ha spesso usato la sua penna per attaccare le istituzioni religiose e politiche corrotte. La sua frase “Écrasez l’infâme” simboleggia il suo desiderio di eliminare l’ignoranza, la superstizione e l’intolleranza religiosa. Le sue opere, come Candido, criticano l’ottimismo ingiustificato e gli eccessi del razionalismo, offrendo un quadro più sfumato della natura umana e della società. Come per Socrate, si può dire che ci sia un mondo prima e dopo Voltaire, per la grandezza del suo impatto sulla società.

Gotthold Ephraim Lessing

O, sulla tolleranza religiosa.
Gotthold Ephraim Lessing è famoso per la sua opera “Nathan il Saggio”, che promuove l’idea della tolleranza religiosa. Ha avuto un impatto su discussioni successive su etica e religione.

David Hume

Il Problema dell’induzione.
David Hume è noto per il suo scetticismo riguardo alla capacità della ragione di accedere a verità assolute. Il suo “problema dell’induzione” rimane un dilemma centrale nella filosofia della scienza.

Rousseau

O, dell’Uomo naturale.
Rousseau è noto per la sua teoria del “buon selvaggio”, l’idea che l’uomo in uno stato di natura è fondamentalmente buono. Questo ha influenzato discussioni su etica, politica e educazione.

Marchese de Sade

Il Libertinaggio radicale, o sadismo.
De Sade è noto per le sue visioni radicali sulla libertà individuale, che hanno spesso sfidato e superato le norme sociali e etiche. Sebbene demonizzato, imprigionato per il 50% della sua vita, ritenuto bestia oltre i limiti dell’oscenità, ha avuto un impatto duraturo su letteratura e filosofia.

Adam Smith

La mano invisibile e la nascita dell’economia moderna.
Adam Smith è famoso per la sua teoria della “mano invisibile” del mercato, che regola l’economia meglio di qualsiasi intervento governativo. Questo ha gettato le basi per l’economia moderna, grazie al suo best-seller: La ricchezza delle nazioni.

Immanuel Kant

Sapere aude! (Osa sapere)
Anhe di Kant non si possono dire soltanto poche parole. Immanuel Kant è noto soprattutto per le sue tre grandi Critiche.

Nella Critica della ragion pura, egli ha cercato di risolvere le tensioni tra empirismo e razionalismo, proponendo una nuova forma di idealismo trascendentale. In questo contesto, ha esplorato i limiti e le possibilità della conoscenza umana, dichiarando che mentre non possiamo conoscere le cose in sé, possiamo conoscere le cose come appaiono a noi.

Nella Critica della ragion pratica, Kant ha sviluppato una teoria etica basata sull’imperativo categorico, una regola morale universale che va seguita indipendentemente dalle circostanze. La moralità non è fondata sulle conseguenze delle azioni o su qualsiasi principio esterno, ma sulla razionalità e sulla libertà dell’individuo.

Infine, nella Critica del giudizio, Kant ha esplorato il ruolo del gusto e del giudizio estetico. Ha collegato la capacità di giudizio con il concetto di “finalità senza scopo”, osservando che mentre la bellezza può sembrare avere uno scopo, non ha uno scopo specifico al di fuori del piacere estetico. Quest’opera serve come un ponte tra la sua epistemologia/ontologia e la sua etica, e ha avuto un impatto significativo sia sull’estetica che sulla filosofia della biologia.

Complessivamente, Kant ha tentato di formulare un sistema filosofico che potesse accogliere sia la legge scientifica che la libertà umana, armonizzando così ragione e esperienza. Le sue opere rimangono fondamentali per la filosofia contemporanea, influenzando campi che vanno dalla metafisica all’etica, all’estetica, alla politica e oltre.